
Marguerite Guggenheim nasce a New York nel 1898.
Suo padre era un ricco borghese americano che purtroppo morì quando Marguerite aveva solo 14 anni.
Divenne presto una donna ricca, eccentrica, decisa ma allo stesso tempo fragile, dalla personalità travolgente e non comune.
Grazie ad un amico di suo marito incontrato a Parigi, si avvicinò all’arte, ne rimase affascinata e finì per dedicarle tutta la vita.
Da entusiasta diventò collezionista ed aprì una galleria d’arte a Londra. Col passare del tempo la sua passione visionaria e la sua lungimiranza la portarono a diventare mecenate, musa e faro del mondo artistico del ‘900.
La prima volta che vide Venezia se ne innamorò!
Con la sua spiccata sensibilità, ne scoprì il fascino della luce, il richiamo dell’acqua, il lato diverso, magico, silenzioso di una città considerata, fino ad allora, principalmente per il suo aspetto romantico.
Approdò a Venezia da Londra, alla Biennale del 1948, dove espose la sua collezione nel padiglione della Grecia, e da li … tutto cominciò: il suo amore per la città, la sua intenzione di stabilirsi, la sua lungimiranza nel trasformare la sua casa in un’esposizione d’arte moderna, dapprima piccola e via via sempre più consistente e completa.
Incapace di lasciare Venezia, acquistò nel 1949 Ca’ Venier dei Leoni, “Ca’ Maifinìa” per i veneziani.
Il palazzo, prima di Peggy, apparteneva ad un’altra donna straordinaria, anch’essa ricca, eccentrica e fuori dagli schemi femminili dell’epoca: la marchesa Luisa Casati.
Si poteva vedere spesso “la dogaressa”, così veniva chiamata Peggy, solcare silenziosamente le acque chete dei canali cittadini, a bordo della sua gondola privata, in risposta al richiamo della laguna insieme ai suoi affezionatissimi ed inseparabili cagnolini.
Alla sua scomparsa la gondola è stata donata al Museo Storico Navale di Venezia per essere esposta al pubblico, un vero, quanto raro capolavoro.
E’ bellissimo girovagare per il museo e con l’immaginazione salire a bordo di questa splendida gondola, magari vestiti in maschera, e dirigersi verso il teatro la Fenice ….
Venite con me?
Ti è piaciuto l’articolo?
Condividilo sui Social.
arte arte 2022 arte venezia biennale biennale d'arte biennale venezia Burano calli di Venezia campi veneziani Canal Grande cannaregio carnevale Colleoni enogastronomia fotografie Venezia francesco vecellio Garibaldi gastronomia veneziana gatti gatti di Venezia gatti veneziani Gondola gondola da parata gondola traghetto isoledi Venezia libreria acqua Alta lusso mestieri Mostra fotografica Venezia Murano museo correr palazzo contarini del bovolo piatti tipici pieve di cadore pittori italiani pittori veneziani ricette veneziane rii San Giorgio scala contarini del bovolo sestiere sommi pittori tourvenezia vaporetto Venezia